MERCOLEDÌ 9 MARZO
14.00 – 16.00
Geopolitica, geoeconomia e l’Italia nell’epoca del confronto tra Grandi Potenze.
Nel giro di un anno le prospettive geopolitiche e geoeconomiche mondiali sono passate da un mood di grandi aspettative (I nuovi Anni Ruggenti) ad uno di sospensione e di rischio percepito come crescente (i Nuovi Anni 30). Entrambe le previsioni erano e sono forse esagerate, ma di sicuro oggi il mondo è già diverso in molti aspetti da un anno fa. E probabilmente lo è da quello futuro. Il comportamento più saggio resta quello di guardare da dove soffia il vento, come dice il Poeta. La sessione cerca di dare un senso alle diverse interpretazioni, inquadrandole in una cornice in cui l’Italia assuma un ruolo attivo. Perché in certe occasioni bisogna correre anche per stare fermi.
MAIN TOPICS
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L’atteggiamento italiano verso la politica estera: oltre l’elite
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Il confronto tra grandi potenze: nuovo round
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Velleità europee e possibilità reali: si ha quello per cui si paga
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La dimensione verticale: geopolitica e geoeconomia dello spazio
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Back-to-basics: l’Italia in un Mediterraneo non scontato
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La nuova corsa all’Africa: la Cina gareggia da sola?
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A caccia di know-how: la Cina e le competenze italiane
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Golden Power: arma finale o strumento limitato?
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Politica industriale 2.0
Introduce e modera
Paolo Quercia, Direttore, GeoTrade
Non UNA Guerra Fredda: cosa significa confronto tra Grandi Potenze, oggi e in futuro
Federico Petroni, Consigliere redazionale e analista, Limes e The Post Internazionale
La Russia come minaccia
Marta Federica Ottaviani, giornalista e autrice
Il bilancio geoeconomico e geostrategico nel Mediterraneo “italiano”
Massimiliano Bencardino, Docente, Università degli Studi di Salerno
Sicurezza: Il ruolo attribuito alle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera
Contrammiraglio (CP) Sergio Liardo, Direttore marittimo, Liguria e Comandante, Porto di Genova
Golden Power: arma finale o strumento limitato?
Andrea Carreri, Avvocato, LCA Studio Legale
I rischi nel commercio internazionale e i regimi sanzionatori nel settore dello shipping
Zeno Poggi, Presidente, AWOS
Bencardino Massimiliano
Il bilancio geoeconomico e geostrategico nel “Mediterraneo” italiano
In uno scenario internazionale geopoliticamente frammentato e in continua evoluzione, l’area del Mediterraneo ritorna a essere nuovamente baricentro geostrategico tra i traffici e le economie globali. Qui, l’Unione Europea sperimenta nuovi modelli di cooperazione transnazionale, attraverso strategie macro regionali e per bacini marittimi, che ridisegnano lo spazio geografico. Lo spazio marittimo, da luogo di confine e di competizione, diventa luogo di cooperazione, necessario per ricostruire ponti e rapporti tra le regioni costiere. La dimensione cooperativa si può sviluppare lungo tre assi emergenti della strategia di Crescita Blu dell’UE: turismo, porti, ocean energy. In questo contesto di opportunità e sfide, l’Europa mediterranea troverebbe nell’economia del mare la sua vocazione naturale, assumendo una funzione precipua nella geografia delle catene globali del valore, in termini di piattaforme logistiche e hub industriali, articolati in molteplici sistemi regionali distribuiti, geostrategicamente, lungo le rotte dei traffici marittimi mondiali.
Carreri Andrea
Golden Power: arma finale o strumento limitato?
La normativa Golden Power ha subito per effetto dell’emergenza sanitaria, e anche alla luce della normativa europea, un “brusco ampliamento” del proprio ambito applicativo. La normativa emergenziale, destinata a durare alcuni mesi, si è protratta per quasi tre anni. Nel contempo, la prassi relativa all’esercizio dei poteri speciali da parte del Governo ha assunto caratteri sempre più riconoscibili dagli operatori di settore, senza tuttavia divenire uno strumento di facile previsione applicativa, con esiti talvolta anche contrastanti tra loro. Alcune considerazioni critiche e alcuni spunti sull’utilizzo in prospettiva dello strumento Golden Power.
Liardo Sergio
Sicurezza: Il ruolo attribuito alle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera
Poggi Zeno
I rischi nel commercio internazionale e i regimi sanzionatori nel settore dello shipping
I fenomeni di crescente protezionismo, le misure restrittive e le sanzioni che da alcuni anni impattano in maniera sensibile sul commercio internazionale stanno avendo un’inevitabile ricaduta anche sul sistema dei trasporti marittimi. Il mare è il canale principale per gli interscambi commerciali globali, in generale sempre più sotto pressione protezionistica; allo stesso tempo, l’industria marittima tratta alcuni dei principali settori economici che sono anche oggetto di sanzioni e interessa Paesi per cui vigono specifici regimi sanzionatori. L’intervento sarò focalizzato sull’incremento dei livelli di rischio sanzionatorio per gli operatori del settore dello shipping, nel contesto del rischio geopolitico internazionale, sull’aumento delle misure restrittive ad opera delle autorità internazionali (in particolare statunitensi) e sulle necessarie verifiche di compliance ad opera delle imprese.
Quercia Paolo
Modera la sessione Geopolitica, geoeconomia e l’Italia nell’epoca del confronto tra Grandi Potenze